ANDREA SALVATORE COCCO

Attaccante
Nato a Cagliari l'8 aprile 1986
Esordio in A: 21 dicembre 2005, Parma-Cagliari 1-0

2000-01 CAGLIARI B 0 0 0 0
2001-02 CAGLIARI B 0 0 0 0
2002-03 CAGLIARI B 0 0 0 0
2003-04 CAGLIARI B 0 0 0 0
25 2004-05 CAGLIARI A 0 0 0 0
19 2005-06 CAGLIARI A

(legenda)

Piccoli Ibrahimovic crescono in Sardegna. Uno su tutti, il giovane Cocco. Maglia numero diciannove, come gli anni che ha compiuto nell’agosto scorso, per il giovane attaccante rossoblù Andrea Salvatore Cocco, che mercoledì sera sul manto erboso del Tardini ha fatto il suo esordio nella massima serie. «Lo juventino è il mio idolo e sono riuscito a scambiare con lui la maglia nella trasferta di Torino». Una soddisfazione che ha preceduto di una settimana la sua prima volta nella massima serie. Esordio in agrodolce, però, visto che la sconfitta ha in parte rovinato una giornata che altrimenti sarebbe stata da incorniciare, così come quella maglia che a fine partita si è tenuto stretto ed ha infilato nella sua borsa. «Una maglia che non si tocca - ha spiegato Cocco - perchè è quella dell’esordio in serie A». Un attaccante di razza, un ariete da area di rigore, l’ormai ex centravanti del Cagliari Primavera si allena in pianta stabile alla corte di Nedo Sonetti. Il tecnico non ha esitato a mandarlo in campo e lui non se lo è fatto dire due volte, si è scaldato ed è entrato in campo pronto a lasciare il segno sull’incontro, come è riuscito a fare nella gara di andata degli ottavi di finale di coppa Italia. Ma anche mercoledì sera Cocco ci ha provato, si è battuto come un leone, ha colpito di testa, debolmente per sua sfortuna, ha provato a servire i compagni, mettendo Bega nelle condizioni di battere a rete. Una partita positiva sotto tutti gli aspetti, anche se l’esordio è stato macchiato da quel fallo da rigore su Cardone. «Non avrei nemmeno dovuto marcarlo io - racconta l’attaccante - perchè io ero al limite pronto a prendere una eventuale respinta. Poi qualcuno mi ha detto di prenderlo, io l’ho fatto e siamo finiti a terra». Per sua fortuna Campagnolo ha evitato che la serata fosse ancora più amara parando il rigore di Simplicio.

Proprio il colpo di testa è la sua migliore arma, visto che, sfruttando il suo metro e novanta di altezza è uno dei più abili nel gioco aereo. «Mi resterà il bel ricordo dell’esordio, peccato solo per il risultato, mi sarebbe piaciuto riuscire a dare un contributo maggiore». Un bel regalo di Natale sotto l’albero della sua famiglia. «Il mio primo pensiero al momento di andare in campo è andato a loro, perchè la famiglia mi è stata vicina. Un grazie particolare va poi a mister Corda». Dopo tutta la trafila delle giovanili del Sant’Elena, è arrivata la maglia rossoblù sotto la guida di Ninni Corda, il primo tecnico avuto nel Cagliari. «Un attaccante completo - spiega Corda - il più forte classe ‘86 che c’è in Italia. E’ un ragazzo serio, che non ha vizi e interessante in prospettiva futura». Numeri da brivido nelle giovanili, visto che nei tre anni, ma soprattutto nell’anno degli Allievi, Cocco ha sempre chiuso in doppia cifra sotto rete, con il record personale di 22 gol.

(Giuseppe Amisani - Corriere dello Sport-Stadio - 23 dicembre 2005)